Winterschlaf

Winterschlaf è quel luogo dove mi rifugio quando ho paura del mondo. Allora scappo sottoterra, mi tappo le orecchie, chiudo gli occhi.

E' quel luogo dove mi rifugio quando divento troppo ingombrante per me stessa, quando i pensieri corrono più veloci delle emozioni che provo,

Allora mi censuro.

Sento le grida, ma non posso ascoltare, non voglio sentire. Desidero il gelo, l'immobilità. Mi arrotolo come un riccio, nessuno entra, nulla esce. Terra arida. Sterile. Morta.

Finchè i miei stessi aculei non mi trafiggono, finchè non sgorga il sangue caldo dal mio corpo, non mi accorgo del male che mi faccio. Prosciugata giaccio sulla terra nuda.

Aspetto.

Aspetto la scintilla.

Alcune volte è uno sguardo, il mio, di nuovo volto all'esterno, che ti vede, vede la perfezione nei tuoi gesti, l'armonia del cosmo racchiusa in un tuo battito di palpebre.

Altre volte è l'aria fredda del mattino, uno schiaffo atteso, vivo, pulsante.

E la scintilla si accende, gli ingranaggi ripartono. Dalla morte rinasco, ogni volta. Ciclicamente muoio, ciclicamente torno in vita. Giovane, nuova, spavalda.

Mi chiedo se i sentimenti che hanno permeato la percezione del mio primissimo ambiente di vita non fossero stati solitudina, amarezza, rifiuto, senso di inutilità, non sarebbe stato più semplice per me vivere la sindrome premestruale.

Mi chiedo quanto questo incida sul grado di disponibilità che ho nell'accettare il mio lato oscuro.

Mi chiedo perchè nessuna mamma, maestra, zia, nonna, professoressa, mi abbia mai spiegato come funzioni una donna.

Da bambina avrei dovuto saperlo.

Invece ho brancolato nel buio per una vita, sono passata attraverso l'inadeguatezza, il tabù,il senso di colpa.

Winterschlaf è quando muoio.

E' in questo letargo dei sensi che le mie paure, i miei desideri, i miei vissuti iniziano a delinearsi in mezzo alla nebbia delle elucubrazioni mentali e diventano consapevolezze.

Vorrei poter accogliere il mio inverno, poterlo celebrare, vorrei potermi sentire libera dalle mie aspettative e semplicemente fluire.

Vorrei.